MARIANNA PIGNATELLI di MODA SPETTACOLO TV E GOSSIP intervista Maurizio Bartolini
CHI È MAURIZIO BARTOLINI?
Giornalista, showman e conduttore televisivo, porta nel suo bagaglio di esperienze anche gli anni di spettacolo di Vernice Fresca con Carlo Conti, Leonardo Pieraccioni e Giorgio Panariello.
Uno dei più brillanti showman toscani.
Come anche altri amici di lungo corso, incarna lo spirito dell’ironia toscana, ma non è solo questo.
DI COSA SI OCCUPA?
Andando ad indagare si scoprono tutte le sue qualità: giornalista, ideatore, autore e conduttore di programmi televisivi e radiofonici locali e regionali. Showman e presentatore di manifestazioni, spettacoli, concorsi di bellezza nazionali e internazionali, ma anche moderatore di incontri culturali, congressi e meeting. Comparsa cinematografica e interprete di spot pubblicitari. Attore e spalla teatrale. Autore di format televisivi. Insomma, Maurizio, in una parola è un creativo dello spettacolo e del palcoscenico.
PASSIONI E SPORT PRATICATI?
Le sue passioni sono la lettura di libri e autori internazionali, ma anche trattati e documenti storici della nostra Repubblica oltre che appassionato di fumetti Bonelliani.
Per quanto riguarda lo sport oltre che dedicarsi al trekking e lunghe camminate pratica il Golf.
PROGETTI IN CANTIERE?
Progetti in cantiere molti… tra spettacoli e format televisivi… tutto varia secondo le proposte offerte strada facendo.
SOGNI NEL CASSETTO?
Tantissimi… che spero di realizzare a breve… ma sarà una sorpresa per tutti…
Questo è quanto ci ha rivelato lui stesso.
Ma la sua “avventura”, quella di Maurizio Bartolini, parte da lontano.
Infatti lui stesso ci racconta:
"Sì, ho cominciato a “vivere” il mondo dello spettacolo quando facevo il collaboratore in emittenti radiofoniche e televisive agli inizi degli anni Novanta -. Del mio ruolo di conduttore televisivo ricordo con particolare piacere gli anni a Toscana TV quando conducevo, senza cameraman, un programma sui “Misteri” dove ho raccolto tanti filmati su Ufo e dintorni. Tra l’altro, sarà un caso?, poco tempo dopo Ilaria Foschini partì con una trasmissione simile su Rai Due.
E poi, in quegli anni, iniziavo anche a fare il giornalista (tra l’altro ho collaborato anche con Il Tirreno e La Nazione), ed ho conosciuto Giorgio Panariello e fui il primo a fargli un’intervista. Eravamo “due ragazzetti”. Giorgio, allora, faceva solo alcune serate nelle discoteche e il pubblico aspettava con ansia i suoi ultimi 5-10 minuti quando faceva Renato Zero.
Da quell’incontro è nata una frequentazione prima e un’amicizia dopo che mi ha portato a collaborare con lui per diversi anni.
Erano gli anni di “Vernice Fresca” e ho avuto il piacere di entrare a far parte del gruppo con Carlo Conti, Leonardo Pieraccioni, Niki Giustini e altri. Con Giorgio Panariello abbiamo fatto spettacoli di successo quali “Quaderni a quadretti”, “Vicini birichini”, “La Legge è Ovale per tutti”, e poi “Fratelli d’Italia”, durato purtroppo solo una stagione, con Giorgio, Carlo Conti e Leonardo Pieraccioni.
Qual’era il tuo ruolo esattamente?
Direi che all’epoca facevo il “ragazzo di bottega”.
Infatti sono partito dal retroscena e lì ho imparato a capire il ruolo di tutti coloro che contribuivano alla riuscita dello spettacolo. E questo mi torna utilissimo oggi per mettere a proprio agio tutti i componenti del mio staff e di quelli che lavorano per me o con me.
Che tipo di presentatore, artista, è oggi Maurizio Bartolini?
Un artista ed un presentatore eclettico.
" Se devo presentare una serata d’alta moda faccio il Pippo Baudo di turno. Se la serata è più briosa allora spazio tra il Bonolis e il Fiorello, tanto per dare un’identificazione.
Io non sono cantante, ma a volte canto; per le mie entrate in scena negli spettacoli e poi magari dopo mi lascio andare anche ad un monologo più o meno impegnato.
Quali sono i ricordi più belli che hai dei personaggi incontrati in questi anni?
A parte aver lavorato con gli artisti di Vernice Fresca, collaborato con personaggi come Renato Zero, presentato e aperto vari concerti fra cui Umberto Tozzi, Mariella Nava, Don Backy e altri, uno fra tutti che mi è rimasto nei miei pensieri e nel cuore è sicuramente Giustino Durano, dal quale ho appreso preziosi insegnamenti nell’arte del teatro e recitazione, con il quale ho passato tre anni fianco a fianco veramente indimenticabili.
Lo ricordo ancora con grande affetto e tenerezza.
E poi, permettimi, ma un altro “personaggio” che mi porto costantemente nel cuore… è il mio babbo che mi è venuto a mancare qualche anno fa e che molte volte, oltre che nella vita, era il mio punto di riferimento anche negli spettacoli perché lo avevo spesso in prima fila…
E i tuoi rapporti con lo spettacolo, il lavoro ed i tuoi collaboratori?
Per quanto riguarda lo spettacolo inteso come lavoro, che dire, mi ritengo di essere fortunato perché se pur con grandi sacrifici ho potuto scegliere la direzione da prendere e questo grazie anche a chi ti sta accanto come la mia moglie Sonia, ma ti potrei anche rispondere con una battuta: “mi pagano per divertirmi” …non lo sento come un lavoro, non mi è di sacrificio.
E poi ho anche un'altra fortuna, i collaboratori, che non sono collaboratori ma amici, quelli veri, ed è questa la mia grande fortuna.
Complimenti Maurizio e in bocca al lupo per i progetti futuri.